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Nato a Ginevra nel 1945, Confino si laurea in architettura. Dopo una parentesi a New York in cui insegna alla Columbia University, torna a Parigi per allestire “Archeologia della Città”, mostra inaugurale del Centre Pompidou. Lavora quindi a un enorme numero di progetti, integrandoli con l’utilizzo pionieristico di mezzi multimediali.
Nel 1987 allestisce la mostra Cités – Cinés a La Villette a Parigi, poi itinerante in Francia, Belgio e Canada. Per la prima volta, a tale scala, un’esposizione diventa spettacolo. Di lì in poi è un susseguirsi di importanti progetti in tutto il mondo, dall’Expo di Siviglia del 1992 al Museo Toyota di Tokyo, al Museo delle Scienze di Suzhou, nei pressi di Shanghai (2005), per citarne alcuni.
In quest’ultimo – in assenza di collezioni – è la scenografia a farla da padrona, sottolineando il ruolo dell’immaginazione nelle scoperte.
Seguono altri importanti lavori, fra cui il Museo di Storia Naturale di Los Angeles (2006), l’allestimento del Memoriale della Schiavitù a Guadalupe, nelle Antille Francesi (2010); quello del Padiglione del Futuro all’Expo di Shanghai del 2010. Ha lavorato alle scenografie del Chaplin’s World – The Modern Times Museum di Corsier su Vevey in Svizzera e per la Cité de l’Économie et de la Monnaie (CEM) di Parigi.
In Italia, e in Piemonte, in particolare, ha lavorato a tre progetti: al Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana nel 2000, al WiMu di Barolo e, nel 2011, al riallestimento del Museo Nazionale dell’Automobile.
A Barolo crea un percorso del tutto peculiare. «Non un luogo dove si apprende come si fa il vino, ma un luogo che parli del rapporto tra noi e “lui”».
Il WiMu è aperto tutti i giorni
dalle 10.30 alle 19.00 ultimo ingresso alle 18.00.
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Tel. +39 0173 386697
Email: info@wimubarolo.it